Valbrevenna

(da http://www.entroterragenovese.it/comuni.php?id_comuni=36&gett=s)

Il comune di Valbrevenna (ab. 807; km 35 da Genova) ha un territorio incontaminato e ancora tutto da scoprire. Fanno capolino tra i boschi quarantaquattro paesi fantasma che si ripopolano con la bella stagione. La presenza umana in Vabrevenna risale all'età del ferro. Lo dimostra il ritrovamento, nel 1930, di una necropoli preromana in località La Cà. Fino a mezzo secolo fa il piccolo mondo antico di Valbrevenna appariva agli occhi del visitatore molto popolato. Dalla forestazione all'allevamento, al pascolo le attività rurali erano sempre in fermento. Sulle fasce si coltivavano ortaggi, cereali e vite.
Oggi, a testimonianza di un tempo, sono rimasti i muretti a secco a sostegno delle fasce, i ruderi dei quindici mulini, i cascinali e le aie invase dall'erba. Il territorio del Comune si estende sul tratto di spartiacque che dal Monte Antola va fino al Monte Buio e conta numerose frazioni.

Il nuovo Osservatorio Parco Antola

Sabato 10 settembre è stato inaugurato l’Osservatorio Parco Antola a Fascia nell'entroterra genovese ( a 59 chilometri da Genova). 
Con la realizzazione e la messa in funzione dell’Osservatorio il Parco dell’Antola compie un ulteriore passo di potenziamento della propria presenza sul territorio: questa struttura si aggiunge infatti alle molte attività concretizzate nei pochi anni di esistenza dell’Ente, nato nel 1995, a partire da una fitta rete sentieristica mantenuta e segnalata, per proseguire con la realizzazione del Centro di Turismo Equestre di Torriglia, del nuovo Rifugio Parco Antola presso la vetta del monte omonimo, con l’avvio ormai prossimo del restauro del Castello e del borgo di Senarega a Valbrevenna e con la gestione di importanti realtà storiche come il Castello della Pietra di Vobbia e la valorizzazione dei prodotti tipici della val Trebbia e della valle Scrivia.
L’Osservatorio Astronomico in particolare consentirà di ampliare ulteriormente le attività e l’offerta del Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Parco, che già oggi conduce ogni anno alla scoperta dell’area protetta centinaia di studenti di tutte le età e provenienze, con positivi ritorni anche per l’economia del territorio.